MUSEO DELLA PESCA
DEL LAGO TRASIMENO


Sale Espositive







Museo della pesca - Quarta Sala
Museo della pesca - Quarta Sala
Museo della pesca - Quarta Sala











QUARTA SALA

Infine si accede alla Sala "sera” il cui colore è il ciclamino.
In quest’ultima sezione, attraverso la seconda cesura storica - la Modernizzazione - viene documentato:

il sistema di orientamento dei pescatori "il Listro”

l’emissario del Trasimeno e le oscillazioni di livello

la navigazione (le barche e il loro corredo)

i venti

il calendario temporale delle tecniche di pesca
Questa sala è anche il luogo in cui i bambini vengono invitati a salire sulla barca per rimettere le reti (diventando così pescatori) e poi catturati dal pescatore con il lancio del "il giacchio”, la grande rete ad ombrello usata da tutti i pescatori del Trasimeno.

La barca del lago Trasimeno
Diffusa in tutti i centri rivieraschi, è usata da tutte le categorie sociali dei pescatori. Di tutti i modelli d’imbarcazione usati in passato sul lago Trasimeno, la tradizione ha forse conservato il più arcaico: la barca attuale è costruita intorno ad una zattera, detta uscio, alla quale vengono successivamente applicate le fiancate sponde; gli altri elementi trasversali del fondo dragoni, ed infine le ordinate peducci. La prua acuminata, chiamata bécco, ed il fondo piatto agevolano la navigazione anche fra i canneti più fitti e nei bassi fondali.
La poppa, mozzata, è chiamata culaccio, su quest’ultimo un tempo c’era una tavola che fungeva da panca; oggi non c’è più o è diversamente sagomata per permettere l’applicazione del motore.
La posizione dello scalmo kavijone posto al centro della barca identifica la provenienza della barca stessa: se si trovava sulla destra era d’isola Maggiore o di Passignano, mentre tutto il resto del lago lo portava a sinistra.




Museo della pesca - Barca tipica del trasimeno



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