Per quanto concerne l’insediamento denominato villa della Rocca del Conte Angelo si veda Archivio di Stato di Perugia, Catasti, II, 61, c. 249r; circa la mappa catastale si veda invece ibidem, U.T.E., Catasto Chiesa, mappa n° 3, Antria; L. BONAZZI, Storia di Perugia, dalle origini al 1860, II, Perugia 1879.
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Rocca Monaldi
La Rocca
Un primo nucleo della struttura fortificata può agevolmente ricondursi al secolo XIV stante alcuni elementi all’interno della stessa ascrivibili a quel periodo. Divenuta proprietà dei figli di Niccolò Piccinino, Giacomo e Francesco, tra la fine del secolo XV e l’inizio del successivo ha assunto il nome del nipote del condottiero, il conte Angelo. Costui, figlio di Giacomo, abitava la rocca insieme al cugino Niccolò figlio di Francesco e, a quanto sembra, vi fu ucciso nel 1498 per mano di sicari inviati da Girolamo degli Arcipreti. L’assassinio si ebbe a causa di una violenta lite scoppiata tra i due proprietari e dopo che gli stessi avevano rispettivamente ceduto le proprie ragioni; a Sigismondo Baglioni, Angelo, e al duca di Camerino, Giulio Varano, l’altro. Dopo l’omicidio il Baglioni recuperò la rocca che divenne una proprietà di questa famiglia perugina per diversi decenni. Passata alla famiglia Salviati nella seconda metà del Cinquecento tramite la moglie di Astorre Baglioni, Ginevra Salviati, la rocca rimase a questa per oltre un secolo e, quando nel 1730 compare il vocabolo Rocca Salviati, la struttura era già di proprietà dei Monaldi, come attesta la mappa catastale realizzata in quell’anno. Dopo ulteriori passaggi di proprietà, il fortilizio è oggi di proprietà della famiglia Veracchi di Magione che vi risiede. Attorno alla struttura fortificata dovette svilupparsi un piccolo insediamento che, nel 1545, è denominato villa della Rocca del Conte Angelo. Gli abitanti, una decina di famiglie, il 28 aprile di quell’anno chiesero ed ottennero di poter realizzare un proprio catasto. La comunità non dovette tuttavia avere vita lunga e ben presto finì per tornare ad essere censita insieme ad Antria. |
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