Il volume rappresenta un prezioso contributo di argomento storico e geografico per la conoscenza del Lago Trasimeno e, in particolare, di un fenomeno che nei secoli ha influenzato la vita e le attività delle popolazioni lacustri: le oscillazioni di livello delle acque. L’indagine è stata compiuta dall’Autore con un approccio multidisciplinare prendendo in considerazione dati idrologici e climatici (riferiti ai secoli passati), antiche cronache, fonti archivistiche e cartografiche. È risultato utile l’apporto delle recenti scoperte di materiali archeologici compiute a seguito di scavi condotti lungo la zona rivierasca e di perforazioni e dragaggi compiuti in questi ultimi decenni dall’Amministrazione Provinciale di Perugia. Emergono novità di grande interesse per l’età etrusco-romana: si evidenzia per lunghi periodi una linea di costa abbastanza stabile su quote oscillanti tra m 255 e 256 s.l.m. tali da giustificare la presenza già in epoca etrusca di uno scolmatore artificiale. Ciò ha portato anche al riesame della localizzazione della Battaglia del Trasimeno del 217 a.C. Vengono forniti i primi elementi utili a ricostruire i livelli medi relativi alle fasi centrali del Medioevo, un periodo in cui si registra la maggior crisi di volume delle acque del Trasimeno di tutta l’epoca storica. Nei primi decenni del Quattrocento abbiamo un rialzo notevole del livello delle acque che continuerà fino al XIX secolo provocando danni notevoli alle campagne e agli abitati spondali. Il lavoro si conclude con una puntuale analisi dell’evoluzione degli ultimi cento anni di questo corpo idrico, le cui pulsazioni non smettono di attirare le necessarie attenzioni per la sua salvaguardia. L’opera non manca di offrire spunti interessanti per ulteriori indagini agli studiosi dell’archeologia classica, dell’età preistorica e protostorica e delle scienze della terra.