FRA GIOVANNI
DA PIAN DI CARPINE


Storia del Viaggio







I mongoli dal racconto di Fra Giovanni da Pian di Carpine

I mongoli dal racconto di Fra Giovanni da Pian di Carpine




I MONGOLI
Dai racconti di fra’ Giovanni


I mongoli dal racconto di Fra Giovanni da Pian di CarpineLe abitazioni dei Mongoli sono circolari e a forma di tenda. Da un’apertura in alto, al centro, entra la luce ed esce il fumo, perché tengono sempre acceso il fuoco in mezzo.
La grandezza varia a seconda della ricchezza del proprietario. Fra Giovanni annota che la forma del viso dei Tartari è larga, le guance sporgenti, il naso è schiacciato e gli occhi sono piccoli. Uomini e donne indossano delle larghe tuniche.
I Mongoli sono un popolo nomade, sempre in cerca di nuovi pascoli; perciò smontano rapidamente le loro tende e le trasportano su carri trainati da buoi. Allevano molti animali, in particolare, cammelli, cavalli, pecore e capre.
Parlando della religione, fra Giovanni racconta che i Tartari hanno molti idoli. Le donne li realizzano con delle stoffe e li mettono ai lati della porta dell’abitazione, affinché li difendano dal Male. Adorano anche il sole, la luna, il fuoco e la terra ai quali offrono cibo e bevande.
I Mongoli sono degli abili cacciatori e mangiano tutto ciò che può essere masticato: cani, volpi, lupi e, se necessario, anche carne umana. Non lavano le scodelle in cui mangiano, né i loro vestiti. In guerra sono molto astuti: a volte, per far credere al nemico che sono numerosi, mettono sui cavalli fantocci somiglianti a dei guerrieri.



I mongoli dal racconto di Fra Giovanni da Pian di Carpine




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