FRA GIOVANNI
DA PIAN DI CARPINE


Celebrazione






Abiti mongoli in mostra

Storia dei mongoli







CELEBRAZIONI E INIZIATIVE IN SUO ONORE

Da anni il comune di Magione è impegnato, anche attraverso l’operato di varie associazioni, nel valorizzare e rendere il dovuto merito al suo illustre concittadino fra’ Giovanni da Pian di Carpine, personaggio, ancor oggi, sotto certi aspetti, di estrema modernità.
La prima tra le celebrazioni promosse dal Comune di Magione di cui è presente la documentazione risale al 1908. Si tratta di un breve scritto di Giuseppe Marinelli intitolato "Commemorazione di Fra Giovanni da Pian di Carpine tenuta in Magione il XIII settembre MCMVIII”. "I Magionesi del XX secolo”, come riporta la pubblicazione, rievocarono la figura del missionario ponendo una targa commemorativa in marmo sulla facciata di un edificio non lontano dal Municipio. L’epigrafe fu affidata all’onorevole Guido Pompilj. L’epigrafe in questione riporta quanto segue:

"L’umile frate Giovanni da Pian di Carpine in tempi oscuri e ignavi geniale infaticato precursore, quando il viaggio era impresa eroica e non frettoloso passatempo, pellegrinò a missioni ardue, a nuove scoperte del mondo, il quale, se oggi, conosciuto, si scema, allora svelava sempre maggiori divinati orizzonti alla scienza e alla civiltà”.

Bisogna attendere il 1947 per ritrovare una nuova iniziativa per ricordare e promuovere la figura di questo francescano. Il professor Publio Trento Bartoccioni, apprezzato studioso di storia locale e allora sindaco di Magione, incaricò l’amico Gerardo Dottori di studiare un dipinto per onorare l’illustre concittadino, da porre sulla parete di fondo della sala consiliare. L’opera, che rappresenta fra’ Giovanni prostrato davanti al Gran Khan in atto di presentare le credenziali di papa Innocenzo IV, fu compiuta nel 1948.

Quattro anni dopo, nel 1952, lo stesso Bartoccioni pubblicò uno studio dal titolo "Fra’ Giovanni da Pian di Carpine” (edito da L’Appennino di Foligno) per rivendicarne il luogo di nascita contestato. Sempre nello stesso anno presero il via le iniziative per le celebrazioni del VII° Centenario della sua morte, patrocinate dal Presidente della Repubblica Einaudi e presiedute dal Ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Ermini.
Le celebrazioni, per ragioni organizzative si tennero nel 1954 e più precisamente dal 2 al 10 ottobre.

continua

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