Domenica 12 settembre a Monte del Lago,
cerimonia premiazione XI edizione Premio Vittoria Aganoor Pompilj.
In programma concerto dei Solisti di Perugia, visita a Villa Schnabl, che ospitò il compositore Giacomo Puccini ed alla mostra "Vittoria Aganoor e Guido Pompilj.
Un romantico e tragico amore di inizio Novecento”.
Il piccolo borgo di Monte del Lago, Magione (PG) apre domenica 12 settembre, ore 17.00, tutti i suoi tesori architettonici: Villa Aganoor Pompilj, Villa Schnabl, che ospitò a lungo il compositore Giacono Puccini, e la chiesa di Sant’Andrea; artistici: si potrà ammirare lo splendido affresco del XIV secolo e visitare la mostra "Vittoria Aganoor e Guido Pompilj. Un romantico e tragico amore di inizio Novecento”; ricettivi: la bella terrazza panoramica del ristorante Santino, per ospitare l’undicesima edizione del Premio letterario nazionale Vittoria Aganoor Pompilj. Manifestazione ormai consolidata nel calendario culturale regionale che, quest’anno, coincide con il Centenario della morte dei due coniugi, il deputato umbro Guido Pompilj e la poetessa di origini armene, Vittoria Aganoor, scomparsi ambedue nel 1910 e che, nella villa di famiglia sul lago che ospita la cerimonia di premiazione, trascorsero gli ultimi dieci anni della loro vita.
Alla giornata sarà presente il curatore del libro vincitore della prima sezione, riservata a pubblicazioni di carteggi e corrispondenze, "Una famiglia in guerra. Lettere e scritti (1939-1956) di P. e F. Calamandrei” edizioni Laterza, professor Alessandro Cesellato.
Interverranno Fabrizio Bracco, assessore alla Cultura della Regione Umbria, il Sindaco di Magione, Massimo Alunni Proietti, l’assessore alla cultura del Comune di Magione, Giacomo Chiodini.
Per la seconda sezione, riservata a componimenti a tema, scritti in forma di lettera, sono state selezionate le lettere inviate da Paola Francesca Iozzi, da Montefalcone Appennino (FM), Michele Mattaioli da Magione e Giampiero Mirabassi da Perugia tra le cinquanta arrivate per questa edizione. Il vincitore della seconda sezione verrà reso noto il giorno della cerimonia di premiazione.
Alle ore 18.00 concerto dei Solisti di Perugia, presso la chiesa di Sant’Andrea, Il programma musicale, anche quest’anno è ispirato e dedicato alla affascinante figura della poetessa di origine armena, personaggio chiave della vita culturale italiana tra fine Ottocento e primo Novecento: verranno eseguite musiche di Puccini, Respighi e Grieg, tutti artisti contemporanei della Aganoor, appartenenti dunque allo stesso milieu culturale che la poetessa frequentò con grande vivacità intellettuale.
È possibile cenare presso il ristorante panoramico Santino (Buffet di prodotti tipici con prenotazione obbligatoria € 10,00. Per prenotazioni 340 6804907 oppure email info@lacasasullago.com).
Visite guidate alla villa appartenuta al critico musicale Riccardo Schnabl che vi ospitò frequentemente il compositore Giacomo Puccini.
"Una famiglia in guerra. Lettere e scritti (1939-1956) di P. e F. Calamandrei” a cura di Alessandro Casellato vince la prima sezione del Premio Vittoria Aganoor Pompilj.
Cinquanta le lettere arrivate per la seconda sezione, riservata a componimenti inediti sotto forma di lettera, il cui vincitore verrà reso noto in occasione della cerimonia di premiazione.
"Una famiglia in guerra. Lettere e scritti (1939-1956) di P. e F. Calamandrei” a cura di Alessandro Casellato, edizioni Laterza vince l’undicesima edizione del Premio letterario nazionale "Vittoria Aganoor Pompilj” promosso dall’Amministrazione comunale di Magione (PG), Assessorato alla cultura.
Il premio, che consta di due sezioni, vede riservata la prima "ad opere in lingua italiana nelle quali vengano pubblicati carteggi e/o corrispondenze epistolari di figure eminenti in ambito artistico, culturale, letterario o scientifico della società italiana. I carteggi e/o gli epistolari devono essere stati trascritti e curati seguendo rigorosi criteri filologici dichiarati dal curatore”
La giuria della prima sezione, composta da: Clara Sereni (scrittrice) presidente; Adriana Chemello (Docente di Letteratura Italiana all’Università di Padova); Claudia Minciotti (già docente di Storia del Risorgimento Università degli Studi di Perugia);Isabella Nardi (docente di Critica letteraria Università degli Studi di Perugia); Mino Lorusso (giornalista); Domenico Coletti (giornalista) Mario Squadroni (Soprintendente ai Beni archivistici dell’Umbria), ha assegnato il premio con la seguente motivazione:
«Si tratta di un pregevole lavoro di raccolta e studio di testi documentari (lettere, discorsi, esercizi vari di scrittura, tutti accuratamente annotati), attraverso i quali il curatore delinea la vicenda umana, privata e politica insieme, di Piero e Franco Calamandrei, noto giurista liberal-socialista l’uno, il padre, giovane gappista romano e poi dirigente del PCI l’altro, il figlio. Al centro del quadro Casellato pone appunto Franco (Il figlio comunista si intitola non a caso l’ampio saggio introduttivo) e il suo faticoso passaggio attraverso la "linea d’ombra" di una generazione e di una intera nazione, perché "l’antifascismo dei padri e quello dei figli continuano ad essere due cose diverse e non comunicanti". Come ben ricostruisce Castellato, con grande partecipazione e solidarietà intellettuale, Franco, schiacciato dalla figura pubblica paterna, dopo aver sperato in una totale palingenesi rivoluzionaria, si troverà a passare il resto della vita adulta nell’ingranaggio della macchina del partito, spengendo illusioni e ambizioni giovanili, incapace di esorcizzare una volta per tutte l’ingombrante eredità paterna.
L’edizione, ottimamente organizzata, è anche arricchita da un piccolo apparato iconografico di foto e disegni».
Per la seconda sezione la giuria composta da: Vittoria Bartolucci (poetessa), Patrizia Ciminati (Associazione La Valigia Blu: destinazione poesia), Francesco Girolmoni (Biblioteca Comunale "Vittoria Aganoor Pompilj”), Giuseppina Marcantoni (responsabile Ufficio Cultura del Comune di Magione), Luigina Miccio (giornalista), Giacinto Olivelli (Associazione Villa Aganoor Pompilj) ha selezionato tre lettere inviate da Paola Francesca Iozzi, da Montefalcone Appennino (FM), Michele Mattaioli da Magione e Giampiero Mirabassi da Perugia tra le cinquanta arrivate per questa edizione.
Domenica 12, giorno della cerimonia di premiazione, verrà reso noto il nome del vincitore. La seconda sezione è riservata a componimenti inediti sotto forma di lettera, su un tema stabilito annualmente. Il tema dell’edizione 2010 è "… e ancora ho gli occhi e l'anima pieni di quegli orizzonti meravigliosi”.
ALESSANDRO CASELLATO
Ricercatore in storia contemporanea, è condirettore dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea della Marca trevigiana e coordinatore della redazione della rivista "Venetica". E' membro della Giunta dell'Associazione Italiana di Storia Orale. Collabora con "Belfagor". A Ca' Foscari insegna Storia dell'Italia contemporanea e Storia orale.
Si occupa dei rapporti tra storia, soggettività e memoria. Ha curato e studiato diverse "fonti dell'io" (diari, lettere, memorie, scritte e orali) pubblicando sul tema vari saggi in riviste e volumi collettivi.
Tra le sue pubblicazioni: Una "piccola Russia". Un quartiere popolare di Treviso tra fine Ottocento e secondo dopoguerra, Verona, 1998; I sestieri popolari, in Storia di Venezia. L'Ottocento e il Novecento, a cura di Stuart J. Woolf e Mario Isnenghi, Roma 2002; United Colors of Noaltri. Localismi e globalizzazione nel Veneto contemporaneo, Treviso 2003 (con Livio Vanzetto); Giuseppe Gaddi. Storia di un rivoluzionario disciplinato, Verona, 2004; i saggi introduttivi ai volumi Piero Calamandrei, Zona di guerra. Lettere, scritti e discorsi (1915-1924), Roma-Bari, 2006, e Piero e Franco Calamandrei, Una famiglia in guerra. Lettere e scritti (1939-1956), Roma-Bari 2008; Operai in croce. Inchiesta sul lavoro malato, "Venetica", n. 18, 2008 (curato insieme a Gilda Zazzara).
Sta lavorando a un'inchiesta su culture, valori ed espressioni politiche degli operai in Veneto e a un progetto di ricerca sulla storia della famiglia Cervi (quella dei sette fratelli uccisi nel 1943).
SCHEDA LIBRO
Piero, il giurista liberal-socialista che era stato amico dei fratelli Rosselli e che battezzerà la Costituzione repubblicana. Franco, il gappista che aveva comandato il gruppo di fuoco di via Rasella e che diventerà un dirigente del Pci. Sembra una storia ispirata alla continuità dei sentimenti e delle memorie, tra generazioni diverse, all'interno di una delle famiglie protagoniste dell'Italia del Novecento. Invece è una storia di incomprensioni, lacerazioni, sofferenze, vicenda privata che diventa vicenda politica, specchio ideale di un conflitto tra generazioni che ha plasmato la sofferta transizione dal regime alla Repubblica. Questa è la storia raccontata da Una famiglia in guerra, così come emerge da un'ampia selezione di documenti inediti. Le parole di Piero e Franco Calamandrei scrivono e descrivono pagine decisive per l'Italia, dal comunismo 'esistenziale' della guerra partigiana alla difesa degli ideali della Resistenza nel dopoguerra, dalla crisi del '56 al disciplinamento delle coscienze attuato all'interno del Pci.
Indice
Introduzione. Il figlio comunista di Alessandro Casellato -Nota ai testi - PARTE PRIMA Lettere - Piero, Ada e Franco (1939-1944) - Franco, Teresa, Piero e Ada (1944-1956) - PARTE SECONDA Scritti - Storie naturali. Meditazioni di Piero Calamandrei - Generazioni. Discorsi di Piero Calamandrei - Congedi. Racconti di Franco Calamandrei - Disciplina. Esercizi di Franco Calamandrei.