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"L’Italia s’è desta:
Magione, dai moti del 1848 a Roma capitale”
Esposti documenti d’epoca e preziosi cimeli tra cui la camicia di un garibaldino. In visione rarissimi filmati del 1905 che raccontano la presa di Porta Pia.
I personaggi, i luoghi, le vicende storiche che hanno portato alla costituzione dell’Italia unita raccontata attraverso documenti e oggetti d’epoca nella mostra "L’Italia s’è desta: Magione dai moti del 1848 a Roma capitale” allestita presso la biblioteca comunale di Magione a cura di Gianfranco Zampetti e Francesco Girolmoni, e inaugurata ieri alla presenza del sindaco, Massimo Alunni Proietti e dell’assessore alla cultura Giacomo Chiodini.148 i documenti esposti, di cui 81 autentici ed il resto copie di originali dati temporaneamente in prestito per la mostra allestita per il 150° dell’Unità d’Italia a Perugia. Oltre ai documenti scritti: manifesti, decreti, proclami, in mostra anche stampe d’epoca relative alle Guerre d’Indipendenza. Tra i pezzi più pregevoli esposti al pubblico, la camicia appartenuta al garibaldino Alpino Lomasciotti che fu maestro elementare a Magione, una bandiera del periodo sabaudo, fucili della Guardia Civica, una fascia tricolore di metà Ottocento, un altimetro per misurare l’altezza di coloro che dovevano partire per la leva militare.
"Parlare di unità d’Italia oggi – ha dichiarato Massimo Alunni Proietti nel suo intervento – assume un valore particolarmente significativo perché solo attraverso l’unità si può pensare di superare le sfide culturali ed economiche che una società complessa e competitiva come quella attuale ci pone davanti”. Ringraziamenti per il lavoro svolto dai due curatori sono stati espressi dall’assessore alla cultura del Comune, Giacomo Chiodini che, insieme a Sistema Museo, ha organizzato la mostra.
"Una mostra che è solo l’inizio delle manifestazioni che il Comune di Magione ha organizzato per festeggiare i 150 anni dell’unità d’Italia – come ha spiegato Gianfranco Zampetti - in programma per il prossimo anno tra cui il recupero della tomba del conte Danzetta presso il cimitero di Monte del Lago, la risistemazione delle lapidi risorgimentali dislocate in vari punti del territorio comunale, una serie di conferenze che saranno tenute dall’esperta di Storia risorgimentale Claudia Minciotti Tsukas, un concerto di musiche risorgimentali e garibaldine”.
Tra le curiosità scovate nell’archivio dai due curatori anche, in una rivista dell’epoca, un dialogo tra un ciabattino ed un muratore che sarà portato in scena al teatro Mengoni dallo stesso Gianfranco Zampetti testo che sarà intervallato da brani tratti dal "Un diario dell’Ottocento. Il giornale magionese di Giuseppe Fabretti” di Gian Pietro Chiodini.
Francesco Girolmoni ha invece introdotto i due rarissimi filmati realizzati nei primissimi anni del ‘900 pochi minuti ciascuno ma che riescono a rendere il mondo, la passione, l’entusiasmo che unirono coloro che credettero in un’Italia unita. Il primo filmato, realizzato nel 1905, è una
produzione italiana che narra della presa di Porta Pia e fu proiettato su un drappo tricolore posto proprio sulla storica porta. Il secondo narra, invece, le vicende di un giovanissimo garibaldino infiammato di amor patrio a cui sacrifica la vita per il raggiungimento del bene comune.
Ribadita da tutti i presenti la necessità di un ampio coinvolgimento delle scuole quale strumento per la diffusione della conoscenza di un momento fondamentale della storia dell’Italia.
La mostra rimarrà aperta fino al 31 maggio.
Guarda il video dell'inaugurazione:
http://www.youtube.com/user/AviNews#p/u/5/w1HxJ3mT52M